Vendite immobiliari: la ripresa c’è, ma sono sul residenziale

Vendite immobiliari: la ripresa c’è, ma sono sul residenziale

‘I segnali di una ripresa in atto sul mercato immobiliare nel nostro territorio sono ormai inequivocabili, anche se siamo ancora lontani dal riagganciamento dei livelli pre-crisi e il settore non residenziale continua ad essere quello ancora in maggiore difficoltà’. Così sintetizza Raffaele Vosino, presidente provinciale di Fimaa-Confcommercio, l’andamento del mercato delle vendite immobiliari nei primi 5 mesi del 2015.

‘Se il settore delle vendite immobiliari sta riprendendo fiato, questo sta accadendo – precisa Vosino – in primis grazie ad un continuo processo in atto, il cosiddetto re-pricing, che sta portando con sé un allineamento al ribasso dei prezzi degli immobili, coerentemente con le caratteristiche della domanda’.

‘Il calo dei prezzi, che, come indica Nomisma terminerà nel 2017, unito ad un decremento del costo del denaro e ad un rialzo, seppur lieve, dei tassi fiducia tra i consumatori – afferma Raffaele Vosino – stanno facendo aumentare il volume di compravendite immobiliari residenziali: nel 2014 avevamo avuto una inversione di rotta e i primi mesi del 2015 non hanno fatto che accelerare una tendenza positiva’.

Prova ne è il fatto che nei primi 4 mesi del 2015 la compravendita di abitazioni è aumentata addirittura del 20%. Dalle osservazioni effettuate tra un campione di mediatori immobiliari della nostra provincia, emerge poi che la crescita di vendite nel residenziale potrebbe essere vicina al 10% su base annua.

‘Si tratta di cifre incoraggianti – sottolinea Vosino – che ci auguriamo possano ulteriormente migliorare anche in forza del netto calo dei tassi di mutuo’.

I dati elaborati dall’Abi a livello nazionale ci dicono che nel primo quadrimestre del 2015, per le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili, è stato registrato un incremento annuo del +55,2% rispetto al medesimo quadrimestre dello scorso anno. ‘L’aspetto ulteriormente positivo – precisa Vosino – è che nella stessa indagine dell’Abi viene messo in luce come a maggio 2015 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.815 miliardi di euro, è nettamente superiore, di 111 miliardi, all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.704 miliardi di euro’.

Rimane invece critica, visti i chiaroscuri sul fronte economico ma anche a causa di un regime di tassazione molto pesante, la condizione del mercato degli immobili non residenziali. Come evidenzia l’ultima nota trimestrale dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nei primi tre mesi le compravendite nel settore non residenziale, pur mostrando lievi segnali di ripresa rispetto al 2014, continuano ad essere in sofferenza. Tutti i segmenti risultano infatti in ribasso, con le compravendite di capannoni e di altri immobili produttivi che mostrano le perdite più acute, -7,1%, rispetto al I trimestre del 2014. I settori terziario e commerciale presentano anch’essi un dato negativo, soltanto di poco inferiore: -6,4% e -5,2% rispettivamente.

‘Una robusta ripresa economica – conclude Vosino – è il presupposto indispensabile perchè anche le transazioni su uffici, capannoni, laboratori artigianali e negozi possano aumentare, ma rimane anche vero che un ammorbidimento di Imu e Tasi, a partire dal livello locale, potrebbe essere la via per dare ossigeno al mercato immobiliare ma soprattutto per incentivare la voglia di tornare ad investire nell’economia reale’.

Fonte: Ufficio stampa